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PANDEMIC UK: testimonianze di vita reale

In questi giorni ho vissuto una situazione di poca tranquillità, prima di tutto perché lontana dalla mia famiglia, lontana dal mio paese. Premetto che vivo e lavoro a Londra fa 5 anni e fin'ora mi sono sempre sicura e tranquilla. In quest'ultima settimana, parlando a casa e vedendo la situazione generatasi in Italia dall'oggi al domani, ho creduto e, ultimamente, anche un po' sperato di ricevere notizie di arrangiamenti simili anche in UK. Purtroppo questo non è accaduto ancora. Io lavoro in un negozio di telefonia e posso dire con certezza che il contatto col pubblico è massimo. Ci ritroviamo a parlare faccia a faccia con poca distanza, a toccare telefono del tutto poco igienici già di norma. In più, ci siamo ritrovati con poco hand sanitizer che purtroppo è difficile da trovare in tutta la città ormai da più di una settimana. La nostra compagnia dice che dovrebbe arrivarci in 2 settimane e di arrangiarsi un po' se lo si trova noi. Ieri, 12 Marzo, sono arrivate per la prima volta delle salviettine per pulire i cellulari. Le mascherine? Ci hanno vietato di usarle, perché qui "dicono" che non servono a prevenire. Inoltre, puoi metterti in auto-isolamento per 7 giorni solo se hai sintomi provati, ma al momento sembra quasi che se ti metti in isolamento è perché non vuoi andare a lavoro. Molti colleghi con tosse o sintomi influenzali sono a lavoro ogni giorno. Altro fatto da considerare? Nelle ultime 3 settimane abbiamo avuto clienti che arrivavano da tutte le parti dell'Asia, cinesi, Iran, Hong Kong, Giappone e Philippine. Appena arrivati in aeroporto e pronti a venire in negozio per prendersi una scheda. Alcuni di loro aveva chiaramente sintomi influenzali. Avranno controllato in aeroporto no? Prima di farli girare liberamente in città... No, perché qui in aeroporto non controllano minimamente nulla, da dovunque tu arrivi. Devo dire che non sono minimamente tranquilla, specialmente dopo le ultime dichiarazioni del nostro PM inglese Boris Johnson. Il piano UK è totalmente una follia. Per andare a lavoro qui si viaggia quasi tutti coi mezzi pubblici, il che significa stare in un vagone schiacciati tra 100-140 persone, chi starnutisce da una parte, chi tossisce dall'altra, per una media di un'ora/due ore al giorno. Quante probabilità di essere infetti? Io direi che è molto vicino al 100% di probabilità di beccarsi qualsiasi virus, a maggior ragione il covid-19. Non siamo carne da macello, siamo esseri umani e vorremmo essere trattati come tali e vogliamo essere protetti. È assurdo che per non rischiare di perdere il lavoro o non essere pagati, uno debba rischiare di infettarsi o peggio ancora, infettare gli altri se si è malati. La situazione sta sfuggendo di mano, ho letto articoli di medici e infermieri italiani che sono già allo stremo, ho letto notizie allucinanti di dottori che non fanno test perché sennò dovrebbero chiudere tutto e non gli è permesso. Purtroppo girano tante notizie al momento, e spero che molte siano false. Ma una cosa è sicura, vedendo le misure attuate dalla mia compagnia, o meglio, quelle Non attuate. E la vita odierna normale in quel di Londra, tutte queste notizie sembrano sempre più reali. Questo non è allarmismo, è puro sgomento dinanzi il governo UK e le loro spaventose dichiarazioni. Qui abbiamo paura, paura per la nostra salute, per il nostro lavoro. Abbiamo paura di uscire di casa in queste condizioni e abbiamo paura che ancora nessuno faccia nulla a riguardo. #ProtectPeoplenotMoney #UKlockdown

F., London


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