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Le donne di Cuccu: chiacchierata con il fotografo sognatore


Ho cominciato ad incuriosirmi guardando le sue fotografie. Le trovavo particolari e molto espressive, cariche di riferimenti alle più svariate estetiche e correnti della storia dell'arte.

Ho scoperto successivamente che bazzica l'accademia delle belle arti (la stessa in cui ho studiato io) e ho subito sentito la necessità di scavare dentro questo artista, questa mente che tanto lucidamente riesce a creare mondi ed atmosfere mai scontate. Molte volte si guarda l'opera di un artista e si prova un ventaglio di sensazioni che varia dal "e che cosa sarebbe questa cosa?" e la domanda solita che ogni artista detesta sentirsi chiedere "che cosa rappresenta?". Gianluca non ha problemi a comunicare per immagini il significato di interi discorsi che possono tranquillamente essere fatti le notti d'estate guardando il cielo notturno e filosofeggiando sui grandi perchè.

Tocca temi sensibili o solletica la fantasia: dall'impegno sulla rivalutazione dell'immagine femminile agli autoscatti per l'esplorazione del sé, Gianluca riesce a emozionare attraverso il mezzo più sdoganato di questi decenni: la fotografia digitale.

Chi sei? cosa fai al momento e da quale scatola magica sei uscito?

Salve, sono Gianluca Cuccu e mi occupo di fotografia surreale e onirica. Non so se sia più una scatola magica o una prigione , ma diciamo che devo tutto al mio più interiore essere, ansia, depressione e panico portano a crearsi un mondo dove poter sconfiggere le proprie paure.

Qual è il tuo rapporto con le arti?

Ho sempre avuto un buon rapporto con l'arte, mio nonno marchiava a fuoco sul legno disegnando divinamente, mio padre affascinato e legato all'arte di mio nonno ricordo che mi disegnava sempre dei cavalli stupendi da poter colorare. Ma purtroppo non sono stato mai un buon disegnatore, per questo motivo forse mi sono spinto nel 2008 nel campo fotografico. Disegnare con la luce mi riesce meglio che sul foglio di carta , in generale amo l'arte più di qualsiasi altra cosa.

Guardando i modelli femminili che proponi si nota un rapporto molto intenso sia con la donna in quanto figura rappresentata, sia in quanto creatura cui sei molto legato. Cosa cerchi? cosa vuoi dimostrare?

Effettivamente lavoro quasi sempre con donne, raramente con uomini. Ultimamente sto lavorando con me stesso e inizio a capire il perchè di tutto questo. Trovo sia impossibile comunicare quanto una donna possa fare. Per me la donna è speciale, con la sua eleganza, il suo fascino e la sua bellezza. Il motivo sta nella sua profondità. La donna vive più profondamente ogni cosa e visto la mia ricerca sull'inconscio trovo speciale poter scavare nell'anima delle donne. Non cerco nulla se non la rappresentazione più intima e profonda dell'anima, per la dimostrazione che portar alla luce tali profondità può suscitare ed emozionare chi guarda, trasformando la fotografia in un mezzo forte e capace di farci ragionare immedesimandoci in ciò che vediamo

come scegli la "modella giusta"? ci descrivi l tuo set tipo?

Ad esser sincero vado molto a pelle, anche perchè questo tipo di fotografia/progetti richiedono qualcosa di più che bellezza e bravura nel posare. Ciò che cerco sono anime speciali con qualcosa da raccontare molte delle quali non sanno nemmeno loro di aver tali racconti. Osservo tante foto in rete e certi volti parlano, e come se inconsciamente inviino dei segnali ma diciamo che non esiste nulla di giusto ma piuttosto adoro le persone che si lasciano trasportare dalla creatività , che s'impegnano con me a raccontare qualcosa di personale e unico e che semplicemente lasciano uscire le proprie emozioni . Il mio set tipo è semplicemente l'unione tra fotografo e modella , solidificato dalla fiducia reciproca e l'interesse artistico nel suscitare sensazioni, una volta persi in questa dimensione il resto non esiste, non conta, sparisce.

Entrambi facciamo un'indagine sulla donna che, seppur differente nei modi, è effettivamente abbastanza affine nelle intenzioni. Tu riesci a vedere questa lina comune? Quale artista, periodo storico o correste estetica senti più vicina alla tua sensibilità?

Si, credo di si, per noi c'è un importante necessità di raccontare la donna rappresentandola a nostro modo senza mai però svalorizzarla. Credo che l'arte di Firenze mi abbia un po cambiato e se dovessi scegliere più che un periodo direi un artista , Botticelli perché ha saputo rappresentare la donna in vari modi ma sempre rendendola unica ed esaltandola. Basti guardar la Venere o la Primavera, piansi davanti a queste opere di maestosa bellezza

“Errante” : perchè parliamo di me e io mi vedo così, un volto invisibile che lascia parlare l'opera.

Presences: ì si parla della foto con mille foglie con la modella che sorride alla morte, questo per me è rappresentare la paura e viverla in maniera più serena ricordandoci di aver sempre accanto i nostri cari.

Intimate rappresenta l'esatta fiducia tra fotografo e modella al punto da non aver niente addosso e rappresentare senza nessuna paura l'intimità

Ninfa: si lega al concetto espresso da Botticelli e visione della donna come essere unico.

V : STOP Violence Against WomenRemember 25 NovemberInternational Day for the Elimination of Violence Against Women

Ai giovani che si approcciano a queste discipline, cosa diresti?

Di non abbandonare mai i propri sogni, costi quel che costi non bisogna mai e poi mai abbandonarli. Sognare è vita. Penso che ognuno di noi nasca con uno scopo, sta a noi seguirlo o abbandonarlo ma per me è importante coltivare i propri sogni, dedicando tutto il tempo possibile. Lavoro da un mese ma la mia testa è altrove, io voglio creare ed esprimermi , di fare il cameriere non me ne fotte na minchia


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