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Ipocrisie (apparentemente) contemporanee


Vorrei spendere una parola sulla campagna Rizla "KEEP 100%NATURAL". Inizio dicendo che il concept è l’idea che sta alla base di una comunicazione, sia essa pubblicitaria, redazionale o riferita a differenti ambiti progettuali, non solo riguardanti il design o l'illustrazione. In pratica, è il messaggio che si vuole veicolare e che deve unire strategia e creatività per fare in modo che sia coerente con i propri obiettivi di business.

Sarebbe da ingenui pensare che la Rizla, il cui primo prodotto viene messo in commercio nel '600 (sotto altro nome), puntasse ad una campagna inclusiva e gender friendly, parliamo di una multinazionale affiliata alla lobby del tabacco.

Quello che io leggo nell'immagine è un gruppo di ragazze che fanno qualcosa di "sconcio", non usuale, incentivato dall'uso del brand e che implica l'uso volontariamente provocante del corpo a dispetto dell'uomo, associato alla guida delll'automobile (come sempre da quando esistono le automobili), che per guardare lo spettacolo delle signore, rischia di schiantare il cranio sul guard rail.

Ora, se le ragazze avessero fumato tabacco, la loro voglia di tentare di uccidere automobilisti distraendoli dalla guida sarebbe una cosa pensata, tipo

interno - pomeriggio

"hey raga mi sto annoiando" spegne la sigaretta nel posacenere, la sua amica risponde "ci vorrebbe qualcosa di divertente" e la terza che propone "eh, si andiamo a mostrare le nostre splendide zinne in autostrada" ed eccole che si tirano su la maglia.

Sembra l'inizio di un porno lesbo per uomini

(SI, SESSO LESBO PER UOMINI perchè il sesso lesbo da lesbiche è diverso da quello mostrato per soddisfare le esigenze psicologiche e visive maschili)

Questa è una cosa che chiaramente solo un uomo con delle fantasie represse può concepire ed è lo stesso meccanismo di immaginaria figaggine proposto nei film americani di metà secolo scorso (James Dean -bellissimo- che fuma o James Bond -Sean Connery è molto più fregno ora- che fuma ecc..).

Se invece, come è probabile considerato il target dei consumatori di Rizla, hanno fumato erba, beh... anche qui si sono rifatti a un modello vecchio di almeno un secolo.

Durante il boom proibizionista in america si facevano vedere persone che dopo uno spinello facevano orge, musica indiavolata e follìe come gettarsi da ua finestra.

Beh, io vedo questo, vedo questi modelli rimpastati, scattati con un effetto da instagram e messi in modo da sembrare anche simpatici. L'uso dei colori caldi accoglie l'occhio e le tre ragazze (di schiena) a tette di fuori lo fissano.

Lo slogan è ovviamente legato al gesto delle ragazze, dicendo "keep 100%nature".

Intendiamoci, io non sono contro la nudità, anzi, la percezione consapevole del proprio corpo e di quello degli altri, la nostra abbornzatura, materialità e spiritualità passa attraverso la sana nudità del corpo, ma questa io la chiamo prostituzione indiretta.

In definitiva possiamo assumere che, per l'ennesima volta, vengono usate fantasie maschili, stereotipi vecchi di un secolo e residuati bellici per la lotta alla canapa in favore dell'industria petrolifera per pubblicizzare un oggetto che, fondamentalmente, di qutto questo non ha bisogno.

Oltretutto vorrei anche far notare che se non sei un fumatore e non conosci Rizla, NON SI CAPISCE COSA QUESTO MANIFESTO VOGLIA PUBBLICIZZARE, il che basterebbe per bocciare il concept visivo.

Grazie per l'attenzione, attendo i commenti, le critiche e quant'altro.

Vi lascio con un paio di pezzi sculettosi, uno è un pezzo storico di Lalo Guerrero ripreso successivamente da Manu Chao ( vi lascio tutte e due le versioni)

Il secondo brano è di Babaman e s'intitola

"Questa è dedicata a chi rolla"

mi pareva una buona idea mettere un brano in italiano.

Baci CANAPOSI e GANJA FREE

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